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Coopca, gli azionisti mettono in mora i vecchi amministratori

“Ridateci entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento della presente la somma di capitale sociale sottoscritta ed andata perduta”. Si sostanzia in questa richiesta la lettera di messa in mora inviata ieri dall’avvocato Gianberto Zilli ai 18 componenti dell’ultimo Consiglio d’amministrazione e del Collegio sindacale di Coopca; il legale l’ha inviata per conto di 105 soci azionisti rimasti coinvolti nel crack della cooperativa carnica. Questa particolare categoria infatti, rispetto a quella dei prestatori, è la più colpita dalla vicenda, in quanto con le perdite patite e l’erosione del capitale sociale si è vista andare in fumo i circa 7 milioni di euro depositati. E per loro tra l’altro non ci sarà nemmeno il rimborso liberale stanziato da Alleanza Coop 3.0 a copertura del 50% dei depositi di libretto.

L'avvocato Gianberto Zilli
L’avvocato Gianberto Zilli

“Dagli atti in possesso dei soci e dai documenti degli Organi preposti al Concordato  Preventivo della Coopca – si legge nella lettera – emergono elementi di responsabilità in qualità di amministratori, di direttore generale, di sindaci che – nei periodi di permanenza in carica – hanno causato ai singoli soci gravissimi danni che vanno ad essi singolarmente risarciti. I soci poi hanno appreso da recenti notizie di stampa che la locale Procura della Repubblica ritiene i signori in indirizzo responsabili di fatti e/o azioni – di rilevanza penale – che, se accertati, sono produttivi di danni che devono essere risarciti anche ai singoli soci”. Danni che per molti equivalgono al risparmio di una intera vita di lavoro.

Nella missiva si ricorda anche le “informazioni/rassicurazioni circa la non rischiosità della sottoscrizione delle azioni della società Coopca anche – ma non solo – mediante documentazione ufficiale diffusa dalla società e ad essi consegnata”. Al fine di accertare la legittimità o meno dei comportamenti e delle informazioni di cui sono stati destinatari, tutti i soci hanno tralaltro presentato alla locale Procura della Repubblica “una singola specifica Querela di cui attendono di conoscere l’ esito”.

6 pensieri riguardo “Coopca, gli azionisti mettono in mora i vecchi amministratori

  • Chi ha avuto quanto non gli spettava, ne per merito ne per competenze, è giusto che ripaghi persone in buona fede che avevano fiducia di una società ultracentenaria che per molti rappresentava una Istituzione

  • Adriano Rainis

    David, quando leggo i tuoi articoli o quelli del Mv, che sono molto più tendenti a fare titolo e non dare risposte, sul tema Coo pca e nel caso specifico sugli ex azionisti, che non vedranno un euro per legge, mi si contorcono gli intestini prima perchè è tutta gente raggirata e nessuno pagherà, secondo perchè nessuno ha il coraggio di dirglielo.

  • David Zanirato

    Adriano, quando leggo i tuoi commenti penso… magari gli azionisti e prestatori avessero avuto te a metterli in guardia per tempo

  • David quando penso ad adriano che pensa… mi si contorcono gli intestini!
    Ricordo che lo stesso pd fino all’avvento del concordato ha strenuamente difeso l’operato degli amministratori, accusando il buon zearo di terrorismo…

  • galdino leschiutta

    Quando accadono questi fatti le polemiche personali sono vuote.
    Mi sono permesso di dire pubblicamente (parlando chiaramente di MSGV) che ormai non vedevo nessuna differenza tra i giornalisti ed i giornalai, ENTRAMBE AVEVANO COME PRIMARIO INTERESSE IL NUMERO DI COPIE VENDUTE. I titoloni fanno parte del modo di fare giornalismo, l’unica verità è che migliaia di persone sono state raggirate e gente che faceva onestamente il suo lavoro lo ha perso.
    A me si torcono le budella quando sento parlare di impreparazione e mi chiedo come mai gente impreparata aveva un compenso di 50.000,00 euro annui. Sbaglio?

    • Sappiamo bene che non sbagli, Galdino….
      E quanto a contorcimento di intestini direi che noi oramai EX dipendenti li abbiamo contorti e annodati da mo’.
      Ma attorno a noi si è preferito fare scaramucce personali e di partito piuttosto che essere solidali e uniti nella richiesta di verità!
      Poi mi scappano altre 2 cattiverie:
      La prima riguarda le “elargizioni” della Coopca alle varie squadrette calcistiche locali… e nessuna domanda era firmata da iscritti del PD… ma da certi altri personaggi che vedevano la crisi solo a sprazzi?
      La seconda è un auto-ringraziamento per l’utilizzo delle immagini di un libro che mi vede autrice insieme a Luigi Dereatti. Mi pare possa essere buon gusto farlo…!

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