EconomiaPrimo piano

Interrogazioni e Mozioni alla Giunta sull’ISEE dei soci Coopca

Renzo Liva
Renzo Liva

“Il fallimento delle Coop, al di là del danno economico per i soci dovuto alla mala gestione, penalizza quei soci risparmiatori che richiedono un servizio o una prestazione del welfare regionale”. Ad affermarlo, con convinzione, il consigliere regionale del Pd Renzo Liva, che così prosegue: “Un tanto perché nell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) che regola l’accesso ai servizi di welfare sono computati i crediti vantati dai soci titolari del libretto di prestito sociale, sebbene detti crediti siano al momento indisponibili o parzialmente disponibili”.

Oggi sul Messaggero Veneto era stata ripresentata la problematica legata ai soci Coopca

“Già nel febbraio del 2015 presentai un ordine del giorno su questa tematica, con il quale chiesi un intervento della Regione che prevedesse una deroga per il calcolo dell’Isee, in fattispecie simili a quelle dei soci Coop. L’ordine del giorno, tuttavia, fu ritirato per una ragione tecnica e cioè in quanto non conferente la materia trattata dalla legge Rilancimpresa. Rimane tuttavia l’attualità della questione”.

“Pertanto – conclude Liva – ho presentato un’interrogazione alla Giunta regionale chiedendo di trovare una soluzione, prevedendo una deroga per il calcolo dell’Isee dei soci risparmiatori”.

 

LA MOZIONE DI RICCARDI

Riccardo Riccardi
Riccardo Riccardi

Sul tema c’è da registrare anche l’intervento del consigliere regionale Riccardo Riccardi di Forza Italia:

“Non è ammissibile che, chi non ha più nella propria disponibilità l’investimento fatto nelle Coopca, si ritrovi all’atto della presentazione dell’Isee a veder compreso quel capitale nella valutazione reddituale. Oltre al danno, quindi, la beffa. Per questo ho presentato una mozione, affinché i competenti uffici regionali elaborino quanto prima, ai fini del ripristino di una necessaria equità sociale, una soluzione tecnico giuridica che permetta ai risparmiatori coinvolti di veder riconosciuto, in riferimento i criteri di reddito per l’accesso al welfare regionale, il danno subito dal fallimento delle cooperative”.

Così il capogruppo di Forza Italia, che chiede all’Aula di esprimersi sulla mozione da lui presentata che contiene la proposta di venir incontro a quei cittadini del Friuli Venezia Giulia che, necessitando di una certificazione Isee, si trovano documentata come fonte di reddito il denaro investito nelle due Coop regionali colpite dal collasso finanziario.

“Non c’è dubbio – spiega Riccardi – che nel meccanismo di calcolo non possiamo intervenire, perché è regolato da norme statali. I criteri di accessibilità al sistema di protezione sociale però sono definiti da norme regionali, ed è prioritario dare risposte alle tante persone in difficoltà che sono rimaste escluse da questi servizi solo perché nel loro Isee gli sono stati conteggiati dei depositi che non esistono più”.

“Qua in gioco – continua Riccardi – c’è l’equità sociale. Anzi, la giustizia sociale, che non può ammettere una distorsione di questo tipo. Mi rendo conto che la cosa sia complicata – conclude -, ma la certificazione di questa perdita esiste ed è stata definita formalmente dalle procedure di un tribunale”.