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La Gemonese continua a volare. Tolmezzo, così non va

Il presidente della Gemonese Pretto e il suo vice Gubiani
Il presidente della Gemonese Pino Pretto e il suo vice Claudio Gubiani

La Gemonese continua a volare.

La terza vittoria consecutiva proietta l’imbattuta squadra giallorossa al secondo posto dell’Eccellenza, preceduta solo dalla corazzata Cjarlins Muzane, peraltro battuta due settimane fa.

Ieri l’undici di Fabio Pittilino si è imposto per 2-1 in casa della Manzanese grazie alle reti ad inizio ripresa di Nardi e Zuliani.
Inutile per i locali il gol di Zucchiatti, arrivato sempre nel primo quarto d’ora del secondo tempo.

LA VOCE DI PITTILINO


Notizie decisamente meno positive per il Tolmezzo, che non va al di là del pareggio interno a reti bianche contro l’ISM, ultima in classifica. Per i carnici la situazione in classifica resta sempre complicata.
Il servizio di Massimo Di Centa dal sito del Tolmezzo.

TOLMEZZO – I.S.M. 0 – 0

TOLMEZZO: Pelli, Rovere, Faleschini, Paolucci, Muffato, Iuri, Micelli (25’st Cristofoli), Scarsini, De Crescenzo (43’ st Cadò), Gregorutti, Nait (25’ st Stefano Fabris). A disposizione: Angeli, Capellari, Marsilio e Cisotti. All. G. Mascia.
I.S.M.: Cantamessa, De Cecco, Fabro, Sirach, Filopati, Longo, Sturnig, Barreca, Ajdic, Politti, Volk (35’ st Petriccione). A disposizione: Erbaggio, Arena e Sangiovanni. All. L. Lugnan.
ARBITRO: Cipolla di Udine (assistenti: Zampieri sez. Basso Friuli – Bellomo di Udine).
NOTE: ammoniti Barreca, De Crescenzo, Muffato e Nait.

TOLMEZZO. E’ uno 0 a 0 avvilente quello che scaturisce al termine di un confronto scialbo e privo della scossa che ci vorrebbe quando si affronta in casa l’ultima in classifica che si presente addirittura con 15 giocatore in lista, più della metà dei quali fuoriquota. La classica partita da vincere (con tutto il rispetto per l’avversario, naturalmente) e che invece si è anche rischiato di perdere. I 93’ disputati dalla nostra squadra sono stati di un piattume e di una monotonia che ha rasentato l’indisponenza. C’è stato l’impegno, sì, ma francamente solo quello: mai un cambio di ritmo, mai un’idea, mai buttarla sul furore agonistico: ci siamo avviluppati su noi stessi, sperando nell’episodio o nella giocata del singolo, ma in troppi oggi sono apparsi abbondantemente al di sotto delle loro possibilità. Anche sul piano fisico, i ragazzi sono apparsi poco brillanti e di certo, paradossalmente, il campo “B” (piccolo per dimensioni) non ha aiutato, favorendo la tattica dei gradiscani, serrati dietro e pronti a ribattere la manovra lenta e prevedibile dei nostri. Dispiace evidenziare tanti aspetti negativi, ma il dovere di cronaca impone di essere onesti nell’analisi di un match nel quale quasi mai abbiamo dato l’impressione di poter schiodare il nulla di fatto. L’Itala si è messa lì, si diceva, coprendo tutti gli spazi e soffocando qualsiasi nostro tentativo di fare qualcosa di buono: ci sarebbe voluto magari il cambio di ritmo, velocizzare una manovra apparsa quasi sempre lenta e quindi prevedibile. Nel primo tempo non si ricordano episodi particolari, eccezion fatta per una fiammata poco dopo metà frazione, quando su una bella iniziativa di Gregorutti, Nait è andato alla conclusione da posizione favorevole, trovando però la grande risposta di Cantamessa, bravo poi a riposizionarsi per sventare la botta di De Crescenzo sulla ribattuta, col tarvisiano che ha calciato a botta sicura ma troppo centrale. Per il resto, tanti tocchi imprecisi e un giro palla troppo elaborato e senza sbocchi. La ripresa è iniziata più o meno con le stesse premesse ed anzi, al 13’ abbiamo corso un grosso rischio quando, su punizione battuta da Politti, Pelli (titolare al posto dell’influenzato Deril Cristofoli) è stato bravissimo ad alzare sulla traversa la sfera che, con una traiettoria velenosa, stava infilandosi sotto la traversa. Dopo 3’ altro rischio, quando su una ripartenza degli ospiti lo stesso Pelli, in uscita non felicissima, stava per essere beffato dal pallonetto di Ajdic: buon per noi che la conclusione è terminata a lato! La nostra azione più pericolosa al 20’: rapida verticalizzazione di Nait per Gregorutti, che sull’uscita del portiere avversario è stato costretto ad una conclusione imprecisa, col pallone terminato fuori di poco. Poi, ancora tanto calcio masticato e al 37’ abbiamo addirittura rischiato la beffa, concedendo una ripartenza (su angolo a nostro favore): Politti si è involato sulla destra ed ha servito il liberissimo Volk a centro area. Per nostra fortuna, l’assist di Politti si è materializzato con un servizio a mezza altezza, costringendo il pur solissimo Volk ad una conclusione di non semplice esecuzione. Un passaggio radente, con ogni probabilità, ci sarebbe costato carissimo. Assalto finale generoso ma confuso: l’ultima occasione poteva essere per Cadò, bravo a tagliare in area da destra: Ruben, però, anziche tentare il tiro di prima intenzione ha preferito un dribbling, dando il tempo alla difesa avversaria di sventare la minaccia. Il triplice fischio dell’incertissimo Cipolla (e peggio di lui, i suoi assistenti) ha decretato un pari finale che se non è una sconfitta, davvero poco ci manca…

LA VOCE DELL’ALLENATORE GIANLUCA MASCIA


L’INTERVISTA AL PORTIERE DAVIDE PELLI


(nella foto di Alberto Cella, il tolmezzino Nait)