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Richiedenti asilo ospiti a Godo di Gemona, una questione che continua a far discutere

A Godo di Gemona del Friuli continua a tenere banco la questione legata all’ospitalità di un gruppo di 18 migranti richiedenti asilo, accolti nell’ex albergo della borgata. Riceviamo e pubblichiamo la lettera di uno dei residenti, nello spazio riservato ai commenti naturalmente la disponibilità per tutti di dire il proprio parere:

La “Verità” è un concetto sfuggente.

Tutti hanno una loro “Verità” e spesso la tengono in tasca, pronta ad essere estratta come una spada per fare a fette chi non la reputa tale. La “Verità” ha tristemente contribuito ad un sacco di guerre di religione ed ha fatto male a un numero spropositato di persone. Allora ogni tanto, invece della “Verità”, è forse meglio parlare della “verità” piccola, quella noiosa basata sull’elenco dei fatti avvenuti o della loro mancanza.
Come ad esempio questi fatti: da circa due mesi, nella borgata di Godo a Gemona, si è aperta una frattura tra la maggioranza dei residenti e… E qui già ci si ferma.  Perché la frase dovrebbe proseguire con “alcuni che la pensano diversamente”, oppure con “le autorità”, ma per farlo… si dovrebbe andare oltre ai fatti. In questo lasso di tempo, infatti, i residenti che la pensano in maniera diversa dalla maggioranza, proprio non si sono fatti vedere. Per la precisione, qualcuno che ha tentato argomentazioni tanto vaghe quanto antidemocratiche c’è stato anche, ma non residente!
incotnro migranti godoContinuare la frase con “le autorità”? Anche questo è problematico. Non tanto nel termine:è ben identificabile tra Sindaco, Ufficio tecnico, Prefetto, Croce rossa, Regione… Ma perché, per parlare di “frattura”, ci sarebbe dovuto essere prima una sorta di unità, o almeno di rispetto nei confronti della “maggioranza dei residenti”. Invece “le autorità” hanno scelto di passare sopra quella che è la volontà delle persone coinvolte in prima persona, di considerarle di fatto un “nulla”. Passiamo allora alla parte facile delle verità, quella riguardo alla mancanza degli atti. Per iniziare, quello che NON è stato fatto è spiegare in maniera chiara come sia possibile quello che sta accadendo.
NON è stato spiegato come sia stato possibile trasformare l’ex trattoria “Agli Amici” in un centro d’accoglienza di richiedenti asilo.  O meglio, il “come” tecnico è stato spiegato: un privato chiede e guadagna, la CRI guadagna, il Prefetto si toglie un problema ed il Comune se ne lava le mani.
NON è stato spiegato come sia stato possibile riaprire un locale chiuso da anni e definirlo “a norma” per un numero considerevole di persone, senza fare nessun lavoro di ristrutturazione.
NON è stato spiegato ai residenti se e quali controlli siano stati fatti dall’ufficio tecnico, quali destinazioni d’uso siano state concesse, chi si sia assunto la responsabilità delle verifiche e del loro superamento.
NON è stato detto chi dovesse arrivare, né quando e come si intendesse gestire la situazione. In effetti una delle autorità coinvolte ha effettivamente detto qualcosa: l’amministrazione comunale ha infatti scelto di comunicare con i residenti attraverso la stampa.
Sicuramente il primo cittadino l’ha fatto per dare la più ampia e democratica diffusione possibile alle notizie: basta con il metodo “lettere a casa” utilizzato in passato, troppo costoso, e di sicuro inimmaginabile ed inutile far perdere tempo alle persone con noiose riunioni. E allora, si è avvisato tramite giornale che gli ospiti sono per ora 18 e che devono seguire un corso di italiano.
Il prefetto, in realtà, aveva pubblicamente assicurato sapessero già qualcosa della nostra lingua, perché provenienti da un lungo soggiorno a Lignano. E’ quindi evidente un altro “NON”: NON è stato minimamente controllato chi siano le reali persone ospitate, a fronte delle “miti persone” vagamente promesse, né la loro provenienza effettiva.
“NON” è stato minimamente chiarito l’aspetto relativo alla sicurezza sanitaria. E questo, il primo cittadino è chiamato a garantirlo in modo approfondito di fronte ai suoi cittadini. Ma come è possibile dare garanzie dal punto di vista sanitario, se palesemente già alla partenza mancano i controlli?
Un altro “NON”, purtroppo, è quello di come l’amministrazione comunale pensi di gestire la situazione.

migranti croce rossa udineSempre sulla stampa è stato paventato un impiego diurno di queste persone. Inutile dire che l’iniziativa, oltre che lodevole, dovrebbe essere abbastanza scontata: immaginatevi di essere costretti a non fare nulla per giorni interi, che sconfinano in settimane e poi mesi o anni. Piuttosto inumano? Sicuro. Foriero di problemi? Certo. Ma usare l’immaginazione sugli anni futuri, è ancora una volta speculazione, “Verità”.
Le “verità” piccole invece sono che NON è stato specificato come concretamente si pensi di impegnare gli “ospiti”. Dovranno sistemare il verde pubblico? Protocollare comunicazioni in comune?
NON è stato specificato con quali tempistiche si attivi questo impiego, fra tre giorni? fra un mese? Per tutto il giorno? Solo al mattino?
NON è neanche stato spiegato quali potrebbero essere i costi di questa gestione, perché è piuttosto scontato che da qualche parte ce ne saranno.
In questa triste storia di oppressione (si, si chiama così quando vengono imposte le cose senza neanche preoccuparsi di dare spiegazioni) ci sono ancora molte piccole verità, ma forse due spiccano tra le altre: la prima è che NON è un problema di buon cuore o umanità, ma di soldi. Credere il contrario è criminale e complice di un sistema già smascherato da tempo.
La seconda è che NON è un problema di Godo. Né se questa frase la si vuole travisare in un mistificato “quelli di Godo sono cattivi”, né se lo si vuole leggere come un evento confinato nella borgata di Godo.

Fabrizio Della Marina

11 pensieri riguardo “Richiedenti asilo ospiti a Godo di Gemona, una questione che continua a far discutere

  • Per quanto riguarda l’impiego dei profughi è di tipo volontario. Non so se Gemona abbia approvato il regolamento e istituito il relativo albo dei volontari civici ricomprendendo anche i profughi presenti nelle strutture di accoglienza sul territorio per volontariato civico (manutenzione aree verdi, ecc. ecc.). Ovvio che se non sono disponibili al volontariato, restano inattivi, non si possono obbligare. Tra l’altro andrebbe verificato anche che gli immobili siano adeguati rispetto al numero occupanti/spazio disponibile. Comunque il lettore può chiedere a qualche consigliere comunale che presenti una interrogazione per conoscere la situazione di fatto del tipo:

    [omissis]
    INTERROGA IL SINDACO E L’ASSESSORE COMPETENTE
    per sapere:
    – Quante sono le persone giunte e presenti attualmente sul territorio comunale;
    – Da quali nazioni provengono;
    – Dove risiedono queste persone;
    – Chi si occupa dell’accoglienza:
    – Cosa è stato chiesto al comune di fare per queste persone;
    – Per quanto tempo si fermeranno queste persone;
    – Quante di queste persone sono iscritte nell’Albo comunale dei volontari civici [qualora sia stato isitituito];
    – Se l’amministrazione ha provveduto a verificare che gli immobili utilizzati per l’accoglienza, siano adeguati rispetto al numero occupanti/spazio disponibile.
    [omissis]

  • Credo che sia lodevole vedere che c’è ancora qualche cittadino Italiano che vuole tutelare e difendere il proprio territorio e non abbia paure o remore nell’esporre il proprio dissenso verso questo sistema che i nostri Governanti vogliono farci “digerire” ad ogni costo senza ascoltare le volontà di coloro che dovrebbero essere tutelati in primis, ovvero: Noi cittadini Italiani!
    A mio avviso questo sistema basato su uno Stato che continua a concedere “diritti” a tutti coloro che arrivano coi barconi, indistintamente, è destinato a collassare… a breve… Poi vorrei proprio vedere quali argomenti possa mettere in “campo” il Sig. Prefetto o altri suoi collaboratori per giustificare il proprio operato!
    Concludo dicendo che se lo Stato è formato dai cittadini, è lodevole che costoro facciano del loro meglio per difendere i propri diritti, anziché nascondersi dietro ad un “dito”, per cui ringrazio il Sig. Della Marina per l’attenta partecipazione alla vicenda e mi auguro che ancora qualcuno sia in grado di adoperarsi costruttivamente e concretamente per Difendere il proprio territorio, i propri diritti, la propria Dignità di persona e di contribuente dello stato.

  • Beh mi pare la classica lagna all’ italiana…dov’ erano queste belle frasi quando si bombardava la Libia? E quando la sinistra ha bombardato gli unici veri difensori dell’ Europa, ovvero i Serbi? E che dire di quando gli sbarchi erano sempre più frequenti dal 2011 in poi? Adesso che il problema è sotto casa urge interrogare e protestare. Certo, liberissimi di farlo. Scommetto anche che vi sta a cuore il fatto che l’ ospedale di Gemona si sta smantellando pezzo dopo pezzo. Chi ha votato l’ attuale giunta di sinistra in FVG, APERTAMENTE PRO-IMMIGRAZIONE? Io di certo no, ma la maggioranza si e se la maggioranza come dite voi va ascoltata, beh, vuol dire che avete legittimato tutto questo voi, avete scelto voi col vostro voto questo ed ora le conseguenze, belle o brutte, vanno rispettate. In Ungheria o Slovacchia per esempio i cittadini hanno fatto la scelta giusta sia a destra che a sinistra, ed hanno legittimato governanti che amano la propria terra e li difendono a qualsiasi costo, sappiamo bene come vedono Orban o Fico i nostri grandi uomini politici da tg5 o ballarò siano essi di una o dell’ altra sponda politica. Avete visto qualche politico che è venuto a protestare a Godo? No nessuno ? beh fatevi una domanda: a nessuno ormai frega più niente del territotorio, figuriamoci di chi lo abita. Quello che conta è dare il voto e cacciare la grana, senza rompere più di tanto. Cittadini iniziate ad unirvi e scendere in piazza a protestare e non nell’ osteria o nei trafiletti di protesta nel Messaggero. Mandi

    • Veramente.. a me non sembra che ci siano tanti dubbi in realtà, ma tante certezze. Anche se magari non quelle che vorrebbe sottointendere chi ha citato l’incontro di qualche giorno fa.
      Incontro che personalmente trovo come l’ennesima dimostrazione della miopia e dell’arroganza di alcune persone. Non tanto per l’incontro in se, o per la volontà di “conoscere” chi viene da fuori. Ma piuttosto perché è l’ennesima dimostrazione del “riempirsi la bocca” di belle parole, del “farsi bello”. L’incipit è già sbagliato: con quale diritto si dice “noi di gemona vogliamo darvi il benvenuto”? Sarebbe più corretto, in italiano e moralmente, dire “noi che abbiamo organizzato”. “noi di gemona” include anche me, ed io non ho delegato proprio nessuno dei presenti alla riunione ad esprimere le mie opinioni. Per come la vedo io, si chiama arroganza e prevaricazione nei miei, di confronti. La domanda che viene continuamente glissata, con la scusa di essere “provocatoria”, da parte di chi è felice di abbracciare culture diverse è: “ma a vostre personali spese, cosa avete fatto per questi profughi?” Non nutro nessun rispetto per chi parla solamente e non si sporca le mani in prima persona. E giusto per essere chiari, il sugo di spezzatino NON vale come sporco. E’ sempre la solita storia dell’ “armiamoci e partite”. Inoltre trovo allucinante e intollerabile che alcune persone vogliano fare gli splendidi, dando a persone che vengono dall’altra parte del mondo una (piuttosto falsa) idea di accoglienza mentre sputano su chi invece è vicino. La solidarietà e comprensione vale solo se verso persone che hanno un altra cultura e sono nate a migliaia di chilometri??? Aggiungo per chi chiedeva “chi ha votato”. Beh, io no. Ammetto invece che sentivo la situazione in maniera differente, fin tanto che i profughi erano in un qualche centro di accoglienza a lampedusa. Certo, cinque/dieci anni fa c’erano anche abbastanza differenze, a partire dai “numeri” e dal tipo di gestione che si proponeva, ma questo mi fa solo pensare: una volta ho già sottovalutato, è il caso di continuare a lasciare “che la barca vada”?

  • Non so dove abbia vissuto il signor Fabrizio in tutti questi anni. A me sembra che a Gemona ci siano molte persone che invece di parlare agiscono in favore della comunità, in ogni modo si voglia intendere il termine, siano residenti di lunga data o immigrati oppure profughi appena arrivati. Persone che si sporcano le mani quotidianamente impegnandosi in favore di anziani, disabili, giovani, per i diritti umani, per promuovere culturale. Il coordinamento delle associazioni di Gemona è un modello per l’intero territorio regionale, e non da oggi. Ecco, tra tutte le cose che questi cittadini gemonesi fanno, c’è stato anche questo momento di incontro con gli ospiti di Godo. Potevano stare sdraiati sui loro comodi divani, invece hanno deciso di trascorrere una giornata con chi viene da lontano. In linea con il comandamento evangelico “ero straniero e mi avete accolto”. In linea con la Costituzione italiana. In linea con la Dichiarazione universale dei diritti umani. Sono così sbagliati questi gesti semplici di umanità e di fraternità?

    • Scusi, senza voler offendere i sentimenti religiosi di nessuno, ma non credo un comandamento evangelico debba essere un riferimento, in una discussione laica.
      Alla stessa maniera, ma per altri motivi, non trovo molto valido il riferimento alla dichiarazione universale dei diritti umani. In senso lato perché parla dei diritti di chi emigra (suppongo la intenda in questo senso), ma non dice molto sui doveri di accoglienza di chi riceve… che è quello di cui si potrebbe parlare. In senso stretto perché se sta parlando dell’articolo 14, che sancisce il diritto di cercare riparo in altri stati, ci sarebbe anche la seconda parte, che revoca quel diritto in caso di reati…
      Per la costituzione.. posso concordare. Ma se sta parlando dell’articolo 10, che sancisce il diritto di essere accolto se nel paese di provenienza non vengono accordate le libertà democratiche dell’italia, vorrei prima ricordarle che l’articolo 1, dice che l’italia è democratica. Democrazia, vuol dire, arrivando al sodo, che la maggioranza delle persone decidono… non uno sparuto gruppo. Se la maggioranza degli italiani decidesse che a chiunque arrivi debba essere data una casa nuova, magari un giardino con piscina, e un bonus economico, bene, si proceda. Ma se la maggioranza dice “no”, credo debba essere quantomeno ascoltata.
      I gesti di umanità e fraternità di cui lei parla, sono fattibili ad un livello personale, su cui potrei anche concordare, ma non di stato. Il buon samaritano (mi permetto solo perché ha portato lei in campo la religione) non ha salvato il malcapitato e poi è andato a chiedere il rimborso allo stato (o prima ancora). L’ha ospitato in albergo, ma al locandiere ha detto “toh, tieni questi soldi, vedi che stia bene e fra due giorni, quando torno, se hai avuto ulteriori spese ce le metto io”

  • Si sono certamente sbagliati!! Di questo passo tra 10 anni non saremo più padroni a casa nostra! Sarò egoista ma preferisco pensare ai nostri figli con una casa ed un lavoro e non certamente a un immigrato per motivi a noi sconosciuti.

  • Non vedo presunzione nell’accoglienza, in una danza ed un pranzo insieme. Si è liberi di partecipare o meno. Questo non mi fa sentire a posto la coscienza, nè più buona rispetto a te, nè più intelligente, questo mi fa sentire sempre e solamente inerme ed incapace di poter fare altro…questo poco vorrei che lo ricevessero i miei figli se si dovessero trovare a fuggire in un paese ostile. Mi dispiace ma se le persone che non si sentono appartenere al gruppo dei volontari sono le stesse che hanno commentato così il tuo articolo, ho paura che le tue parole abbiano solo alimentato violenza, paura e presunzione. La presunzione è quella che leggo in questi commenti scritti sotto il tuo articolo pubblicato su FB.

    -fossi in voi scenderei con un randello, tanto per iniziare….
    -Non serve a niente scendere col randello..si passerebbe al torto cosí
    -….ne riparliamo dopo che qualcuno commetterà qualcosa di piu’ serio, allora….
    -LA PENSO COME TE-
    -attento, ci danno dei razzisti….
    -Bhe…se devo essere fatta passare x una razzista xchè io penso questo di loro ben venga
    -Siamo stupidi ! Ci mettiamo d’accordo e ci troviamo una decina e gli facciamo capire con le buone che sono ospiti e devono rispettare le regole . Siamo Italiani , dobbiamo reagire essere uniti tra noi altrimenti dobbiamo andare in giro con la testa bassa .
    -Ma se ne vedo uno io a ” CAGARE ” in giro….lo fermo con buone maniere e gli dico che qui non siamo tra le capanne…….Bisogna insegnargli a vivere a questi ragazzi….perché oltre a merde di cane….troveremo anche merde loro in giro!!!!!!
    -Hai ragione , ma non fermarti avvisa chi di dovere ! Non si sa mai loro non trattano bene le donne !
    -Ne ho incontrati alcuni gentilissimi….e io gentilmente lo vorrei far notare…..poi io sono vecchia……avranno rispetto no?????
    -oppure qualche bonista del cavolo potrebbe anche passare con la paletta ed il sacchetto come fanno quasi tutti i razzisti del luogo

    • Tinsel, tempo fa c’era un signore, a gemona, che credo tu conosca, che aveva accolto una persona di colore a casa sua. Gli insegnava a fare lavori e pagava di tasca propria il vitto e alloggio di questo suo ospite. Senza pubblicità, senza chiedere niente a nessuno. Difficilmente c’erano argomenti su cui la pensavamo alla stessa maniera e per me non tutte le ciambelle gli riuscivano col buco. Ma ho sempre valutato il suo modo di comportarsi nella vita quotidiana, nel pagare e testimoniare in prima persona le sue scelte, degno di stima, di una solidità morale che vedo sempre più raramente.
      Presunzione nell’accoglienza? di per se, no, certo. Fatta a spese della comunità? Si. Federico, se è colui che penso io, è una persona che stimo e con cui ho piacere di palare. Ma non mi risulta abbia nessun ruolo rappresentativo.. quindi “noi gemonesi” è si, parecchio presuntuoso. Sbandierare feste del genere quando si sa benissimo che la maggioranza delle persone vede la situazione come un drappo rosso, è si, piuttosto presuntuoso. Ed anche credere che “beh, sono loro che sbagliano, io faccio quello che ritengo giusto” è si, piuttosto presuntuoso.
      C’e’ tanta attenzione da parte dei “buoni” di gemona verso queste persone.. ma quanti di questi stessi “buoni” sono andati a chiedere come si senta al signore che abita dietro l’ex trattoria, che non ha altre strade per entrare in casa e che si sente accerchiato ed oppresso? Magari le sensazioni che prova saranno mal fondate e sbagliate… ma credo sia dovere di chi vuole dare ospitalità (anche se non a casa propria) andare a spiegarglielo e a convincerlo che si sbaglia. Non farlo, ignorarlo, dargli magari del razzista che fa sempre colore e fare festa è si, piuttosto presuntuoso (e moralmente discutibile)
      Sapere che la maggior parte delle persone ha delle forti perplessità, e mi esprimo in modo molto edulcorato, fregarsene alla grande e cercare altri 10 appartamenti a gemona da 10 persone l’uno (almeno queste le voci, secondo altre “solo” 80 nuovi arrivi) invece che cercare di fugare i dubbi è si, piuttosto presuntuoso.
      Se non si rispetta chi è vicino, come si può pretendere di essere credibili nel rispetto e nella buona volontà di chi è lontano?
      Non partecipo al giochino del copia incolla che fai, estraendo dal gruppo facebook di “sei di gemona”, perché mi sembra un po’ di fazioso. Mi spiego: concordo che certe frasi possano essere fuori luogo e deprecabili, però hai copiato solo quelle che ti facevano comodo.. Per equità, allora, dovresti anche riportare quelle dell’altro gruppo fb.. dei non razzisti (ma fascisti ed elitari, si, diciamocelo). Quello dove si afferma che solo chi la pensa come loro avrebbe il diritto e dovere di guidare la popolazione, quello dove c’e’ chi dice che chi vota lega e’ incapace di intendere e volere… che chi è “contro” è un beone da bar.. etc.. etc..
      Ora, rispetto al tema, io non credo che il vero problema sia l’arrivo di tot migranti, ma la sua gestione. A livello personale, ognuno faccia quello che crede. A livello di società invece, nessuno ha il diritto di imporre il suo punto di vista o di specurlarci sopra a danno della collettività. E se questo succede, allora mi aspetto che prima o poi tuoi figli dovranno fare i questuanti per il mondo e tu ti troverai nella posizione di dover sperare che qualcuno gli faccia la carità. Io non ho figli, ma se li avessi, più che la speranza di carità, credo che spererei che non dovessero andarsene in malo stato…

  • Ma voi che con disgusto ipocrita deprecate tanto i vostri concittadini che contestano questa situazione (ormai chiaramente fuori controllo) e continuate ad avvalare e incentivare questa immigrazione senza limiti con giustificazioni ridicole:
    state dicendo che siete favorevoli al fatto che lo STATO deleghi A PRIVATI o COOP di dubbia moralità la “gestione” di questo problema PAGANDOLI migliaia di euro ogni giorno; problema tra l’altro creato dallo stesso STATO?..vi va bene? sì? davvero?!
    Quindi siete complici di questo sfruttamento. Perchè lo è. A tutti gli effetti. Ed è un reato.
    Vi rendete conto che giustificandolo lo state alimentando?
    Quale futuro state lasciando ai vostri figli e ai vostri concittadini? o siete così ciechi da anteporre un’ideologia di partito alla ragione? Ma vi rendete conto delle conseguenze di queste farneticazioni, di questi discorsi surreali di accoglienza e integrazione che NON HANNO RISCONTRI CON LA REALTA’?! Per favore, riflettete.

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